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Piedimonte, 25 dicembre 1963

 

   Il Vescovo di Alife (pensiero su Giacomo Vitale)

 

 

Il Comitato per le civiche onoranze mi domanda con filiale cortesia un pensiero introduttivo ai “Ricordi del Prof. Vitale”, lavoro col quale ci si propone di illustrare specialmente alle giovani generazioni, la figura del sacerdote Prof. Giacomo Vitale, decoro della diocesi di Alife.

Non ho conosciuto il Prof. Vitale – ma dalle notizie ricevute qua e là dai suoi alunni – tutti impegnati oggi in alte e delicate posizioni di responsabilità – ho pensato ad una personalità dalle vaste dimensioni, ad un cuore generoso, ad una intelligenza ardita e luminosa. Del resto, la stessa iniziativa di perpetuare il ricordo del Prof. Vitale in un monumento cittadino e nella presente pubblicazione, sta a significare la validità del suo messaggio e la perenne freschezza della sua anima sacerdotale.

Nutrito di studi severi, innamorato del suo sacerdozio, dotato di altissima sensibilità, poteva aspirare ad incarichi elevati; invece la sua modestia e l’amore alla terra nativa lo tennero legato a Piedimonte d’Alife che, testimone per oltre un quarantennio della sua carità e del suo coraggio, non tardò a lasciarsi conquistare dal fascino della sua bontà.

La profonda cultura umanistica non imprigionò la sua anima in una sterile contemplazione di valori artistici, perché il forte senso della Chiesa gli imponeva una comunione di ideali e di vita. L’altare, la cattedra, il confessionale furono i centri principali di irradiazione; di lì partiva la fiamma che faceva fremere i cuori; lì avvenivano gli incontri decisivi con le anime, che poi si lanciavano coraggiosamente nell’azione apostolica o sociale, con la speranza di rifare più bello il mondo e più amabile l’uomo in una realtà sociale rispettosa di verità e di giustizia.

Quando le condizioni storiche del Paese obbligarono il Prof. Vitale ad un silenzio discreto e prudente, tutta la sua passione apostolica si riversò sull’Azione Cattolica, come il grande Pontefice Pio XI l’andava delineando, e come egli l’aveva appresa dall’anima candida di Giuseppe Toniolo. La minuscola chiesa di S. Maria delle Grazie rievoca ancora oggi i momenti più acuti delle sue ansie nella formazione di coscienze capaci di capire le attese e le esigenze del mondo moderno.

E le sue fatiche non furono vane. La Diocesi di Alife sente ancora la presenza del Prof. Vitale. Molte cose parlano di lui: - Seminario e Azione Cattolica, Ospedale e vita civile-religiosa di Piedimonte ascoltano tuttora le vibrazioni del suo grande cuore.

Possa questa commemorazione, che ha riscosso unanimi e commoventi consensi, riaccendere nel cuore di tutti – Clero e Laicato – gli alti ideali e i fermi propositi del Prof. Vitale che, amando fortiter et suaviter, senza svilire la sua nobile fierezza ebbe in gran rispetto ogni autentico valore, fu umilmente grato al benefattore, seppe fare il dono del suo sorriso anche al maldicente e all’ingrato.

 

† Raffaele Pellecchia

Vescovo di Alife

 

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