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Chiesa di S. Sebastiano Martire

 

(testo tratto da Luigi Cimino, Valle Agricola, paese mio, 1999, pp. 36-39)

 

 

La chiesa principale è la Chiesa di S. Sebastiano Martire.

Non si conosce l’origine di essa. Nel libro dei battezzati, però, che risale all’anno 1632 già si dice: “Parrocchia di S. Sebastiano M.”.

La data esistente sulla pietra ottagonale del fonte battesimale, A. D. 1574, tanto può indicare la prima erezione, tanto un rifacimento. Ma sicuramente la chiesa di S. Sebastiano ha origine più antica.

Lo stile è romanico, a tre navate, abside semicircolare, portale principale e finestroni ampi. Splendido il portone principale.

Stupenda la facciata, slanciata, in pietre locali.

La torre campanaria, distaccata dalla chiesa, di forma quadrata, molto slanciata, a sinistra della chiesa, è anche la torre civica con orologio dal 1910 ed un concerto squillante di campane.

Nell’interno interessante è il Battistero molto antico e pregiato. È formato da blocchi di pietra locale scolpiti con maestria.

Ha base quadrangolare, colonna con foglie scolpite e coppa ottagonale con la scritta Valle A.D. 1574.

Molte volte è stata ristrutturata ed ampliata come dal 12 ottobre 1859 al 1870.

Anche importante, per stabilire l’antichità di questo edificio religioso che per la facciata romanica bellissima si integra perfettamente nell’ambiente medioevale, è la data esistente sull’architrave della porta laterale di destra: A.D. 1130 che però va letto correttamente 1730 essendo scritta in numeri arabi.

La parrocchiale è dedicata a S. Sebastiano di Narbona, il nobile ufficiale di corte, scoperto cristiano e saettato e poi decapitato sotto Diocleziano.

Il protettore di Valle Agricola è S. Rocco, la cui festa si celebra il 16 agosto; il patrono, invece, è S. Sebastiano M., il titolare appunto della chiesa parrocchiale, la cui festa cade il 20 gennaio.

L’altare laterale destro, con due statue lignee di notevole fattura del patrone e del protettore, è a loro dedicato, mentre l’altro altare laterale, quello di sinistra, conserva la statua dell’Immacolata che è una copia bella della statua originale che si venera nella Chiesa dell’Annunziata di Piedimonte Matese.

Le reliquie di S. Rocco sono state riconosciute autentiche il 2 agosto 1907 a Roma.

È evidente che la chiesa attuale, arcipretale e recettizia, verso la fine del ‘500 fu edificata su un’altra medioevale.

 

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