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IL CENTRO STUDI SUL MEDIOEVO DI TERRA DI LAVORO

(notizie tratte dalla Piccola guida alle Biblioteche del Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro e dei Comuni di Ailano Letino Presenzano Raviscanina Valle Agricola, a cura del “Gruppo Artemis” 2006, pp. 32-35)

 

 

Il Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro nasce nel 2005 nell’ambito di un progetto, finanziato dal GAL Alto Casertano.

Il Centro Studi ha l’obiettivo di realizzare iniziative legate al recupero dell’identità storico culturale del territorio attraverso il restauro e riuso di beni culturali, l’organizzazione di convegni ed eventi, la realizzazione e diffusione di pubblicazioni e strumenti culturali che favoriscano la coesione delle Comunità minacciate dallo spopolamento, dallo smarrimento della cultura tradizionale, e dall’assottigliamento delle attività e risorse economiche.

Poiché Raviscanina è dotata di un moderno ed attrezzato auditorium, di proprietà della Parrocchia S. Croce ed intitolato “Gaudium et Spes”, unica struttura del genere a servizio dei Comuni limitrofi, il Centro Studi ha integrato tale struttura realizzando una foresteria con 10 posti letto, una sala riunioni e una biblioteca.

La foresteria è idonea ad ospitare, spartanamente ma adeguatamente, sia le attività di ricerca del Centro, sia unità di ricerca di gruppi ospiti ad es. tutori e gruppi di studiosi o studenti, inclusi quelli impegnati negli studi archeologici del castello o negli studi ambientali dedicati all’area del Volturno o all’area del parco del Matese. Una convenzione tra Comune di Raviscanina, Centro Studi ed Università del Molise prevede un programma comune di survey archeologico e di rilievi grafici e fotografici.

Il Centro Studi è stato attrezzato in modo da creare un complesso unitario idoneo allo svolgimento di attività di studio, ricerca, di eventi, riferiti al medioevo, alle strutture difensive, ai borghi, monumentali e minori, alle opere d’arte medievale, alla cultura e spiritualità medievale, ai personaggi di grande ed esemplare valenza qui nati o attivi nel passato.

Sono stati già realizzate schede di torri, castelli, abbazie, portali, mensoloni, finestre, camini, opere d’arte del territorio. Alcune schede sono state trasformate in pannelli didascalici esposti nel Centro Studi.

Nel luglio 2005, presso l’Auditorium si è svolto il convegno “Terra di Lavoro Terra di Santi, Eremiti e monachesimo nell’Alta Terra di Lavoro da Benedetto a Celestino V”, nel corso del quale è stato presentato il volume Il segreto di San Pietro Celestino, Delle origini e formazione di Pietro degli Angeleri papa Celestino V, di Domenico Caiazza. Nel mese di novembre dello stesso anno, sono stati presentati gli Atti del convegno, raccolti nel volume Terra di Lavoro Terra di Santi, Eremiti e monachesimo nell’Alta Terra di Lavoro da Benedetto a Celestino V (a cura di D. Caiazza) e il volume “Ecclesia Sancti Angeli de Raviscnaina” di Antonio Napolitano. Attualmente è in corso di stampa il libro di Rossella Merola intitolato Un insediamento della Terra Sancti Benedicti: il castrum di San Pietro in Flia tra X e XIII secolo, ed è in preparazione un volume sul territorio di Capriati a Volturno.

Nell’immediato futuro è prevista l’organizzazione di eventi con la partecipazione di studiosi del massimo livello, che contribuiranno a creare la consapevolezza locale dell’importanza delle risorse culturali e che nel territorio sono poco conosciute e valorizzate, favorendone la conoscenza attraverso studi, pubblicazioni, e promuovendo il turismo culturale ed ambientale.

Il Centro Studi è socio fondatore, insieme ai Comuni di Gallo, Letino, Sant’Agapito e Longano dell’Istituto Storico del Matese.

 

La biblioteca del Centro Studi è allocata nella sala didattica del Centro, idonea ad ospitare 40 persone ed è dotata di un ampio tavolo per la consultazione dei testi.

Ha un prestigioso patrimonio librario che, dati gli specifici interessi del Centro, consta soprattutto di volumi inerenti l’Alto Medioevo, tra cui spiccano le pubblicazioni del Centro Internazionale di studi sull’alto medioevo di Spoleto (Settimane e Atti dei Convegni C.I.S.A.M.) a cui si aggiungono volumi di archeologia e storia donati dalla Banca Capasso Antonio SpA, dalla Associazione Storica del Caiatino, della Associazione Storica del Medio Volturno e da numerosi studiosi interessati alla valorizzazione e alla riappropriazione culturale del territorio.

Nell’ambito del progetto Altersibi si è proceduto all’acquisto di ulteriori volumi per completare la serie relativa alle pubblicazioni del C.I.S.A.M. e approfondire gli studi sulla cultura antica e medievale. A queste opere si aggiungono prestigiose pubblicazioni de l’Erma di Bretscheneider, della Società di Storia Patria e del Gruppo Clueb.

Così operando si è creato un efficace strumento di studi ed una valida alternativa per quanti (studiosi, studenti universitari e cultori) sono stati sino ad ora costretti a recarsi a Roma o a Napoli per poter consultare volumi di alto prestigio.

In tal modo il territorio dell’Alta Terra di Lavoro può diventare protagonista della propria riscoperta evitando la “colonizzazione culturale” cioè il ruolo passivo di finanziatore e spettatore dell’attività scientifico-culturale.

Questa rigorosamente ed opportunamente condotta è valido strumento di coesione, identità culturale, promozione del territorio e fonte di economia per i giovani, se lasciata alla guida tecnico operativa e a maestranze culturali estranee al territorio si trasforma in un saccheggio di dati scientifici, possibilità occupazionali e di risorse economiche. La qualificazione ed il lancio di validi operatori culturali è tra i fini primari del Centro Studi che è sempre aperto a collaborazioni con tutte le istituzioni culturali, scientifiche e sociali.

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