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   Osservatorio di Monte Muto-c.

 

Ma ancora per alcuni anni questi apparecchi dovevano restare inattivi, perché solo nel febbraio del 1977 vennero i tecnici, non dall’Ufficio Centrale di Meteorologia di Roma, ma dalla Sezione Autonoma del Genio Civile per il Servizio Idrografico di Napoli, per installare gli strumenti e renderli così funzionanti.

 

Finalmente cominciarono anche le osservazioni.

I dati rilevati ve­nivano e vengono tuttora inviati alla suddetta Sezione Autonoma del Genio Civile di Napoli.

 

Direttore ed Osservatore dell'Osservatorio, fin dalla data di ripristino, ne è padre Nicola Borretti.

 

Egli invia, setti­manalmente, le cartine contenenti i diagrammi del pluviografo e del termoigrografo; trascrive i dati rilevati, comprese le temperature mas­sima, minima e media della giornata ed alcune osservazioni sul tempo, su apposito registro e, ogni mese, invia anche l'estratto delle osservazioni mensili.

 

Non è necessario illustrare nei particolari la grande importanza di un Osservatorio nel Medio Volturno, perché oggi chiunque è a cono­scenza dell'immenso beneficio che le stazioni meteorologiche arrecano, specialmente all'agricoltura.

 

Desidero invece rivolgere un appello alla Regione, al Comune di Piedimonte Matese (di cui fui Consigliere) e alle Comunità Montane del Medio Volturno, affinché vogliano prendere tutte le opportune iniziative intese a migliorare il nostro Osservatorio.

 

Per la parte meteorologica il convento di S. M. Occorrevole è luogo ideale, ma è necessario ristrutturare gli ambienti e fornirli di tutti i mezzi necessari.

 

Occorre incrementare la dotazione di apparecchi, ag­giungendone altri:

·       termometro asciutto,

·       termometro bagnato,

·       psicrometro,

·       barometro a mercurio,

·       barografo,

·       anemografo,

·       nivometro,

·       evaporimetro,

·       lucimetro e anche un

·       sismografo, dal momento che la nostra zona è ormai sismica.

 

Per la parte astronomica il convento di S. M. Occorrevole non è adatto, e neanche monte Muto o i monti circostanti, perché l'orizzonte è ostruito dalla presenza di montagne troppo alte.

 

Il luogo ideale sa­rebbe Monte Miletto che è il più alto nella zona (altezza m. 2.050 sul l.m.); ma anche Monte Gallinola, che è il secondo in altezza (m. 1.923) sarebbe adatto.

Infatti i 127 metri di differenza fra i due monti sono visti da monte Gallinola, che è a meno di 5 Km in linea d'aria dal­l'altro, sotto un angolo visuale molto piccolo (circa 2°, trascurando gli errori dovuti alla rifrazione atmosferica), e anche sul piano dell'oriz­zonte apparente monte Miletto è sotto un angolo visuale abbastanza piccolo (circa ).

 

Quindi l'orizzonte apparente di monte Gallinola è praticamente libero.

Ovviamente l'Osservatorio Astronomico (del Ma­tese) dovrebbe avere cupola girevole ed essere dotato di moderni appa­recchi (telescopio, etc.) per le osservazioni, non essendo assolutamente più proponibile il vecchio cannocchiale di monte Muto, ormai apparte­nente alla Storia dell'Astronomia.

 

Cose belle, ma anche cose utili, anzi indispensabili per la vita di oggi.

Con questo appello l'ASMV si rende ancora una volta promo­trice di miglioramenti delle condizioni di vita della nostra terra, con la speranza che gli Enti interessati vogliano rispondere con uguale slancio d'affetto.

 

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