(testo tratto da
Mario Fabrizio, Dragoni, vol. I, “Il territorio”, 1985, pp. 13-14)
Chi
viene da Napoli, percorrendo la S.S. 158, dopo circa
La difficoltà di ogni forestiero è quella di
identificare esattamente il paese. Dragoni, infatti, ha una caratteristica,
comune solo a pochi paesi del mondo: non è costituito da un unico centro urbano
bensì da tanti piccoli nuclei che, nel loro insieme, formano il comune.
Il paese si sgrana, in una posizione quanto mai
infelice, tutto lungo le falde settentrionali della catena del Maiuri.
Questi monti, che anticamente erano detti parte Combulterini
e parte Saticolani, costituiscono il Preappennino Campano e fanno da naturale
contrafforte al Massiccio del Matese.
La posizione degli abitati, come si è detto, non è
delle più felici. A sud, infatti, la presenza dei monti impedisce che il sole
li riscaldi e, soprattutto d’inverno, accorcia la giornata.
A nord, poi, la presenza del Matese è ancora più
deleteria. Quando, infatti, durante l’inverno o a primavera spira
tramontana, tutto il paese è colpito da un vento gelido che è di grave pregiudizio
per l’agricoltura e per la salute degli abitanti.
Il centro storico abitato, che si estende quasi
tutto in line retta per circa due miglia, non è concentrato in un sol punto, ma
è diviso in più agglomerati detti frazioni, borgate o casali.
Attualmente se ne contano sette di cui sei in basso
ed uno tra i monti. Nel passato ne sono esistiti altri, al presente scomparsi,
dei quali darò cenno più avanti, i cui nomi ci sono pervenuti dai documenti e
si conservano nella tradizione popolare.
I casali tuttora esistenti sono, cominciando da est:
San Marco, Aschettini, Chiaio, San Giorgio, Pantano, Trivolischi, in basso, e
Maiorano tra i monti.
Il territorio comunale ha la caratteristica forma di
un rettangolo con i lati maggiori in direzione sud-nord ed è caratterizzato
dalla netta divisione, operata dalla S.S. 158, pianura a nord e monti a sud. Di
esso però attualmente solo la parte in pianura è coltivata mentre la rimanente
è costituita da pascoli e boschi.
L’agro comunale è delimitato dai paesi limitrofi di Alvignano, Alife, Baia-Latina, Roccaromana e Liberi. Sue sono le strade principali che lo attraversano: la S.S. 158 e la provinciale Liberi-Dragoni-Riardo. La sua estensione è di kmq 25,94.