Home
page Documenti per la Storia dei
Paesi del Medio Volturno
MUSEO ALIFANO
DOCUMENTI PER LA STORIA DEI
PAESI DEL MEDIO VOLTURNO
V
DANTE MARROCCO
ARTI GRAFICHE ARIELLO
NAPOLI
1964
Nel
Medio Volturno in Terra di Lavoro, a m. 150 s. m., sorgono i piccoli abitati di
Dragoni[1].
Sono dominati dai ruderi del castello sulla sovrastante collina, sperone del
Monte Pergolaro.
Colla
venuta dei Normanni prese nome dalla località una famiglia illustre di
guerrieri, che però, dopo un periodo di vero splendore fra il ‘2-300, decadde e
si estinse.
Da
vari documenti e opere appare che la signoria di Dragoni (in molti di essi è
detta anche Dragone, Tragone e Traggono) era divenuta il centro dominante di
varie signorie feudali. Verso la fine del ‘200 la Casa di Dragone dominava su
Rupecanina, S. Angelo, Baia, Dragoni, Sassiquilia, Formicola e Pontelatrone,
territori disposti a S, se fra Dragoni e Sasso non vi era interruzione. Era la
casa dei Normanni de Balbano (nell’adattamento italiano), ed era venuta di
Normandia, anche se non colla prima ondata alla metà del secolo XI, ed il primo
personaggio storico di essa attestatosi nel Reame, era stato Filippo di
Balbano, conte di Apice nel 1183, sotto Guglielmo I il Buono. Dalla moglie
Liutpranda ebbe due figli, Ruggero che conservò l’ormai cognome “di Balbano”, e
Diopoldo che diventò signore di Dragoni e ne assunse il nome. Lo scudo aveva
una particolarità araldica: era fasciato di otto fasce di oro e di nero (invece
delle solite sei).
È
inutile riportare quanto di questa nobile Casa trattano Della Marra nei Discorsi
sulle famiglie estinte, forestiere, ecc. più diffusamente di tutti, E.
Ricca in La nobiltà delle Due Sicile,
[1] Il nome, plurale in dialetto, “li trauni”, che sta a indicare i draghi, i serpenti, va probabilmente collegato con fatti che hanno determinato sul posto il culto a S. Giorgio, nome del principale abitato. Ma non si potrebbe in tutto escludere la derivazione da dragon nome normanno, una persona cui sarebbe appartenuto il castello, castrum Dragonis.