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BAIA E LATINA

 

(da Dante B. Marrocco, La Guerra nel Medio Volturno nel 1943,1974, pp. 141-143)

 

 

La guerra del 1943

 

Prima impressione di guerra sul posto era stata la caduta di un aereo americano, il 5 Marzo ’43, alle 4,30. Era stato colpito dalla Contraerea a Napoli, e sulle colline della zona aveva urtato su una rupe del Ravone, nella località Costa Fievo e S. Maria: 10 morti.

Fin dalla notte del 13 Settembre, contingenti tedeschi si accamparono fra Baia e Pietravairano, al confine fra i due comuni.

Per salvare il bestiame, e per evitare le catture che si susseguirono, nei primi giorni di Ottobre, la popolazione abbandonò in buona parte il paese, e si rifugiò sulle montagne vicine: Vallelunga, Pisanella e Valle. Negli ultimi giorni anche ai Vischi, presso il fiume. Raggiunti nella fuga, cinque uomini furono uccisi a fucilate.

Il comando tedesco fu allogato a Baia nel palazzo Borrelli, e alla Tina nel palazzo Pieretti era l’ospedale da campo tedesco. Lo dirigeva il col. Wilhelm Heuckmann, assai colto, tanto da poter parlare correntemente anche in latino.

Il 19 ottobre, l’aviazione americana bombardò i due piccoli paesi che restarono in buona parte distrutti. Fra l’altro fu distrutta la chiesa parrocchiale di S. Stefano, che i Tedeschi avevano trasformata in deposito di munizioni. Intanto, fra il 17 e il 19, si combatteva sulle terre tinesi e baiarde, specie a Cesareto e alla montagna di S. Maria degli Angeli.

Il 22 Ottobre, i Tedeschi si ritirarono presso Pietravairano, e gli Americani che il 19 avevano occupato la Tina, entrarono finalmente in Baia, distante solo quattro chilometri, ma fortemente contrastata.

Le truppe americane si accamparono nelle località Pantano e Campagna. Il loro comando si insediò a palazzo Borrelli, dov’era stato quello tedesco. Vi restarono fino al Luglio ’44. Lì era il loro rest camp.

 

Vittime civili: (bombardamenti): 9-X-’43 Magno Domenico (da S. Maria Capua V.) a Vallelonga (cannoneggiamenti) …Carusone Teresa… - 21-X-’43 Croce Pasquale, Selve – 7-XI- ’43 De Simone Giovanna, per ferite – 10-XII-’43 Di Tommaso Stefano, per ferite – 18-X-’43 Landolfi Rosa – 22-X-’43 Maciariello Angela – 20-X-’43 Polce Vittorio, nell’attraversare le linee, e sepolto con piede fuori il terreno per farlo ritrovare – 20-X-’43 Pisacane Antonella – 16-X-’43 Martello Lorenzo, Latina – 18-X-’43 Rausa Maria (da Casapulla) – 24-X-’43 Ricciardi Giovanni (da Villa Liberi), Latina – (mitragliamenti tedesco) 18-X’43 Amendolaggine Francesco (da Bitonto) – 28-X-43 Balzi Nicola, a Cantaferro – 22-X-’43 De Pasquale Salvatore, a Costa Fievo e Di Cerbo Giuseppe rinvenuto dopo 35 giorni – 4-X-’43 Esposito Saverio, a Pagliarone – 13-X-’43 Grego Vincenzo – 18 (o 24)-X-’43 Offi Eugildo, a Valle – (mine, ordigni): Di Cerbo Gabriele e Di Cerbo Antonio, Caserta, ospedale civile (non trascritti) – 17 o 29-VIII-’44 Paglia Luigi e Terreri Simeone, a Morrone – 9-XI-’50 Zingaro Nunzio, a Valle – (cause varie) 17-II-’41 Di Buono Eugenio, trovato impiccato – 27-XI-’43 Palmieri Nicola, Napoli – 16-IX-’55 Zingaro Pasquale, malattia per causa di guerra - …Carusone M. Teresa.

 

Caduti: (Grecia): 14-XI-’40 Di Cerbo Nicola, Vertelka – (mare): …IX-’43 Sabino Stefano, affondamento nave presso Patrasso – 18-X-’43 Grego Giuseppe, affondamento “Sinfra” – (Italia): 26-V-’43 Landolfi Stefano, Livorno, malattia per causa di guerra – 18-VIII-’46 Cuccaro Antonio, Napoli ospedale.

 

Dispersi: (Grecia) …Del Mastro Giovanni… - …’40 Nocera Michelangelo, fronte greco-albanese – 7-XII-’40 Paternostro Giuseppe… (Russia): …XII-’40 D’Onofrio Michele… - …Mancini Gaetano - …Marotta Pietro… - …Paglia Michele… - 13-VI-’43 Venditto Giovanni… - (fronte incerto): …Colella Nicola… - …Frangipane Ferdinando (v. Alife).

 

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