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(I Biennale di Pittura)

Associazione Storica del Medio Volturno

Paesaggio del Medio Volturno

Catalogo della Mostra

Napoli

Tip. Laurenziana

1977

 

 

 

PRESENTAZIONE

L’Associazione storica del Medio Volturno, unitamente alle Associazioni Pro Loco di Caiazzo, Cerreto Sannita, Piedimonte Matese, S. Gregorio Matese, ha lanciato l’idea di una mostra collettiva di pittura, il cui soggetto pittorico fosse il paesaggio del Medio Volturno. Il Consiglio, nella riunione del 9 Marzo u. s., così decideva: “Il consiglio approva il regolamento della mostra collettiva di pittura Paesaggio del Medio Volturno per quel che lo riguarda, consentendo al Presidente di rappresentarlo a tutti gli effetti in seno al Comitato promotore” (Reg. verb. pag. 68; presenti il prof. D. Marrocco, preside P. Ciliberti, preside A. Iannotta, prof. B. Di Lello, prof. C. d’Andrea, prof. M. Giugliano).

Il territorio del Matese al versante nord dei Tifatini, dai monti di Venafro al Taburno occidentale, è quello dei cinquanta comuni (art. 1 del regolamento) che entrano nelle indagini e nelle pubblicazioni dell’A.S.M.V. Motto, divisa, slogan della mostra è stato per i centocinquantamila abitanti della vallata “Conosci e ammira la tua casa”.

 

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La mostra non è un’estemporanea, né la solita collettiva dai titoli roboanti “nazionale” o “internazionale”, mosaico di visioni estranee l’una all’altra, dove si accorre per qualche vistoso premio-acquisto. Alla nostra mostra non si può esporre che un solo soggetto. Ma come sette sole note ci danno armonie infinite, come ventuno lettere ci danno parole e idee senza numero né confine, così una lunga ed ampia vallata verdeggiante può dare agli artisti possibilità innumerevoli di ispirarsi, di ritrarre, di trasfigurare vette nell’azzurro e valli profonde, sorgenti e fiumi, borghi medievali e castelli, viuzze contorte e fabbricati moderni, sotto cieli stellati, o tempestosi, o evanescenti… Non c’è monotonia ma varietà, e anche per lo stesso soggetto non c’è identità ma variazione.

Chi ha partecipato alla mostra?

Chiunque, dice il regolamento (art. IV). Ebbene, hanno risposto l’artista settantenne e il ragazzo sedicenne, l’operaio che esce ogni mattina per la sua fatica e il professionista che insegna arte, l’autodidatta e l’accademico uscito dalle scuole superiori di arte, ha esposto chi è stato ammirato in decine di mostre e chi finora aveva solo sognato di esporre… Numericamente è un altro fatto. Sono stati inviati sui centosessanta inviti ad artisti dei cinquanta paesi della vallata, ché specialmente di quelli ci interessava la presenza. Hanno risposto trentuno.

Ma anche se ridotta nel numero – è solo la prima edizione, e fra due anni la nostra modesta biennale avrà la sua seconda edizione –, è sempre una bella mostra. Anche senza Raffaello e Leonardo si può avere una galleria suggestiva di quadri.

Chi ha esposto ha messo da parte albagìa e lucro. Ha esposto unicamente per mostrarsi figlio affettuoso della sua terra. Si leggano i Pensieri e i Ricordi di Dupré: nella visione disinteressata e affettiva sta la vera vocazione all’arte. Ogni altro calcolo è mercimonio volgare.

 

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L’A.S.M.V., fin dalla sua rinascita nel Giugno 1965, persegue un fine: illustrare il territorio volturnese nel passata e nel presente (il preteritum e presens dello stemma), vale a dire che la ricerca storica e l’indagine attuale, il godimento letterario e pittorico, non devono essere trattati fuori dell’ambiente che li ha ispirati, ma unitamente indissolubilmente con essi. Siamo la società culturale del Medio Volturno, e non pigliamo atteggiamenti di accademia d’Italia. La cultura che manifestiamo sulle pubblicazioni dell’A.S.M.V. ha quello scopo: deve illustrare e servire i nostri paesi.

E per questa ragione l’intervento delle Pro Loco è stato fondamentale. Presiedute da uomini colti e fattivi – il preside Nicola Vigliotti a Cerreto, don Marcello Caravella a San Gregorio, il prof. Nino Marcuccio a Caiazzo, il direttore Carlo d’Andrea a Piedimonte – che  hanno capito l’importanza della mostra itinerante che fa conoscere l’artista e i luoghi nei vari centri, hanno pure intuito che la prima edizione doveva essere affiancata e sorretta, che bisognava superare lo scoglio del campanilismo, ed hanno dato consigli competenti e distinzioni pregiate, e indirizzi di artisti, hanno scritto ad autorità e, chi ha potuto, ha richiesto la mostra nel proprio paese: dall’11 al 18 Giugno a Cerreto, dal 30 Giugno al 6 Luglio a Caiazzo, fino al 14 a Piedimonte, in Agosto a San Gregorio.

Questo Comitato promotore, svelto e dinamico, non ha creduto di nominare un Comitato d’onore, grandi nomi senza effettiva funzione. Ma siccome anche l’arte può contribuire a problemi di sviluppo, e nel nostro caso a incremento turistico, ha voluto che la presidenza onoraria fosse data a Francesco Monti Presidente dell’Unione regionale degli enti del turismo della Campania.

 

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Fedele al regolamento, e affrontando sacrifici, il Comitato ha edito il Catalogo della mostra (art. X), preciso ed elegante lavoro della Laurenziana di Napoli. Se non si pubblica, tutto quanto si fa, svanisce dopo qualche giorno, per sempre. I pittori vi sono elencati in ordine alfabetico e, più di ogni elemento biografico o tecnico o aridamente curriculare, vi si dà importanza all’interpretazione del quadro, spesso al movente psicologico, sempre alla visione, e al movente educativo, come annunziammo il 27 Maggio scorso al Presidente della Regione.

 

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Un diploma di merito, (non tutte le opere presentate sono state accettate) è stato espressamente ideato per questa (come per le future) manifestazione dell’A.S.M.V. Lo ha disegnato il prof. Giovanni de Biasi – Johannes de Biasi delineavit –, ed è stato dato a tutti i partecipanti. Quanto a targhe, coppe e medaglie sono state tante da poter dare un distintivo di merito a tutti.

 

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Quanto è costato tutto questo?

Doni a parte, tutte le ricevute stanno presso l’A.S.M.V. (art. XII). Gli espositori hanno versato diecimila lire ognuno (art. VI). Il resto si ricaverà dalla vendita del catalogo. Le Pro Loco hanno provveduto alle spese di trasporto.

I ringraziamenti vanno ai presidenti e consiglieri dell’A.S.M.V. e delle Pro Loco, alla Giuria – Dott. Massimiliano Vairo, dott. Giorgio Agnisola, prof. Franco Gismondi, architetto Vittorio Tirrito – ai donatori (nell’apposito elenco), a tutti gli espositori.

Piedimonte Matese, 24 Giugno 1977, natale del Precursore

 

IL PRESIDENTE DELL’A.S.M.V.

Prof. Dante B. Marrocco

 

 

INDICE DEGLI ARTISTI:

 

Albanese Massimiliano

Barbato Angelo

Bucci Parisi Emilia

Caprarelli Nicola

Cenicola Alberto

Civitillo Maria

Criscuolo Orsini Vittoria

De Biasi Giovanni

De Francesco Antonio

De Marco Peppino

De Simone Franco

 

De Simone Nino

Fasulo Nicola

Fiore Giuseppe

Formichella Cosimo

Franzese Antonio

Grillo Raffaele

Labagnara Francesco

Lamparelli Alberto

Maddonni Antonino

Marcuccio Giovanni

Marrocco Raffaele

Mastrangelo Arcangelo

Materazzo Sebastiano

Merolla Luigi

Pacelli Francesco

Palma Sabatino

Pasquariello Amedeo

Ruggiero Liberato

Ruotolo Vittorio

Sgambati Nicola

Viscusi Pierina

Cerimonia della premiazione



INDICE DELLE LOCALITÀ DIPINTE DAGLI ARTISTI.

 

Alife:

Concadoro (E. Bucci Parisi)

Campagna alifana (A. Pasquariello)

 

Calore (fiume):

Tramonto sul Calore (G. Fiore)

 

Caiazzo:

Vicolo G. F. Sanseverino (F. De Simone)

Panorama (N. De Simone)

L’Annunziata (G. Marcuccio)

Paesaggio caiatino (G. Marcuccio)

 

Castello Matese:

La rupe (A. De Francesco)

Il campo e la torre (L. Merolla)

 

Castelvenere:

La Rocca (S. Materazzo)

 

Cerreto Sannita:

Piazza S. Martino (A. Franzese)

Campagna cerretese (A. Maddonni)

Campagna cerretese (A. Maddonni)

 

Faicchio:

Luci ed ombre a Faicchio (N. Sgambati)

 

Grassano (fiume):

Veduta del Grassano (A. Barbato)

La sorgente del Grassano (F. Pacelli)

 

Guardia Sanframondi:

Autunno giallo (F. Labagnara)

Vento su Guardia (F. Labagnara)

 

 

Letino:

Lavoro nei campi (N. Caprarelli)

 

Limatola:

Il castello, vista frontale (P. Viscusi)

Il castello, vista laterale (P. Viscusi)

 

Matese:

Pastori (E. Bucci Parisi)

Tramonto sul lago (N. Caprarelli)

Bosco (N. De Simone)

 

Muto (monte presso Piedimonte):

La solitudine (M. Albanese)

Monte Muto (A. Cenicola)

S. Maria Occorrevole da monte Cila (A. De Francesco)

Oasi Francescana (A. Mastrangelo)

Torre campanaria (V. Ruotolo)

 

Piedimonte Matese:

Vecchia Piedimonte (A. Cenicola)

Piazza E. D’Agnese (V. Criscuolo Orsini)

Fiera di S. Martino (R. Grillo)

Vecchia strada di S. Giovanni (R. Grillo)

La sopravvissuta, finestra a Piazzetta (A. Mastrangelo)

Il borgo medioevale (L. Merolla)

Piazza E. D’Agnese (A. Pasquariello)

Vecchia Piedimonte (V. Ruotolo)

A Piedimonte cala la sera (N. Sgambati)

 

Pietraroja:

Scorcio (A. Franzese)

Panorama (L. Ruggiero)

 

Pietravairano:

Visuale (G. De Biasi)

 

San Gregorio Matese:

S. Croce (V. Criscuolo Orsini)

 

San Lorenzo Maggiore:

Veduta (N. Fasulo)

Angolo (N. Fasulo)

Veduta (A. Lamparelli)

Una via (A. Lamparelli)

 

San Salvatore Telesino:

La rocca (A. Barbato)

Via Piave (F. Pacelli)

 

Sant’Angelo:

Il castello, di mattina (M. Civitillo)

Il castello, al tramonto (M. Civitillo)

 

Solopaca:

Aia d’estate (G. Fiore)

Contrada Pozzocampo (C. Formichella)

Ponte di Capriglia (C. Formichella)

 

Telese:

Nel parco delle terme (S. Materazzo)

 

Venafro:

Gli ulivi (P. De Marco)

Campagna venafrana (P. De Marco)

 

Volturno (fiume):

Presso il Volturno (R. Marrocco)

Presso il Volturno (S. Palma)

Oltre il fiume (S. Palma).

 

 

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