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Cap. II – a.
[Sergio Vessella]
N. 4. - Continuità di
un’applicazione tra spazi metrici.
Siano e due spazi metrici e
un’applicazione da X ad Y.
·
Si dice che F è continua nel
punto se avviene che
tale che
·
Inoltre la F si dice continua in
X se è continua in ogni punto .
Si osservi che la
continuità di un’applicazione dipende dalle distanze
che sono poste in X ed Y.
Si osservi ancora
che, curiosamente, se X è un qualsiasi insieme non vuoto e è un qualsiasi spazio
metrico, allora, considerando in X la distanza definita nell’esempio g (v. sopra), una qualsiasi
applicazione
risulta continua in X.
·
Per la dimostrazione, osserviamo
che, se è un arbitrario punto
di X allora
,
perché se allora dalla
definizione di segue che e quindi
.
4. 1. - Esempi di continuità.
Come primo
esempio, consideriamo l’applicazione
(1)
(2)
Su e consideriamo la stessa
distanza:
·
Ciò posto, vogliamo dimostrare
che
(I)
l’applicazione è continua;
(II) non è suriettiva;
(III) è iniettiva.
· Dimostriamo
la (I).
Se allora
=
;
quindi
.
Da questa
relazione e dalla definizione, segue la continuità di .
·
Dimostriamo la (II).
Poiché
ed ,
ne segue che non esiste alcuna
tale che
.
Questo accade
perché
.
·
Dimostriamo la (III).
Siano, ora,
tali che
allora
,
Pertanto,
applicando il teorema fondamentale del calcolo, abbiamo che
ossia, in definitiva:
.
4. 2. - Altri due teoremi importanti: (IV)
e (V).
·
Considerando e il suo sottoinsieme , così definito:
,
si può dimostrare che:
(IV) .
Infatti, come
abbiamo osservato prima,
;
inoltre .
Di conseguenza:
ossia
.
·
Infine, dimostriamo che
(V) L’applicazione inversa di A:
non è continua.
Infatti, se
è una successione di funzioni di ,
allora
.
Ora, se
l’applicazione fosse continua,
poiché
dovrebbe verificarsi che
(**) .
Ma ciò non
accade, perché
e
e quindi la relazione (**) non è vera. [Continua]
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