(testo tratto da
Guido Di Muccio, Storia di Vairano Patenora, 1990, pp. 9-10)
Il
Comune di Vairano Patenora è situato topograficamente nella Regione Campania
(un tempo “Campania felix”) e più precisamente nella parte più settentrionale
della Provincia un tempo detta Terra di Lavoro ed oggi di Caserta.
1.
Confini
Confina
a nord coi Comuni di Pratella ed Ailano, ad occidente con Presenzano e Marzano
Appio, ad oriente con Pietravairano e Riardo, a mezzogiorno con Caianello. Il
confine nord è rappresentato dalle anse del fiume Volturno, che trae tale nome
proprio dall’andamento sinuoso del suo corso. La maggior parte del territorio è
pianeggiante e fertilissimo come tutta la “Campania felix”. Nella zona verso il
confine con Presenzano esiste un piccolo lago detto “lago di Vairano”, che ha
come emissario il “fosso del lago”, col quale si scarica nel vicino Volturno.
2. Orografia
L’aspetto orografico di Vairano è costituito:
1)
a
oriente dalla montagna Caievola (localmente detta Catreola o Catrevola),
di cui la cima più alta è quota 588;
2)
a
mezzogiorno dalla montagna Montauro (localmente detto monte S. Angelo ed
anche S. Michele), con la quota più alta di m. 465 slm, la quale ha un piccolo
altopiano a m 448 detto “Pizzo la Guardia”, così detto perché rappresentava nel
passato un posto di vedetta che consentiva di controllare le sottostanti vie
consolari romane, la “Casilina” più antica e la “Venafrana” e soprattutto il
loro incrocio in territorio vairanese detto “Quadrivio di Taverna della
Catena”; importante nodo stradale, di cui parleremo diffusamente in
seguito;
3)
la
collina che sorge a mezzogiorno di Vairano, nel mezzo tra Caievola e S. Angelo.
Essa è detta Cesa del Varo, Monteforte di Marzanello (localmente anche
Monticello) con la cima più alta (quota 420), che degrada verso sud e forma la
collina di Marzanello Vecchio (quota 296) sulla cui cima esistono i ruderi
delle case private, della chiesetta e del piccolo castello di Marzanello
antico, di cui faremo parola in seguito;
4)
la
collina che sorge a nord-est di Vairano detta della Verdesca o monte Castellone
della Ferrara, con due cime (quota 282 e quota 262), ove esiste un bellissimo
bosco comunale di querce, elci, frassini ed altro legno pregiato. Ai piedi di
questa collina dal lato sud-ovest vi sono attualmente i ruderi
dell’antichissima Badia della Ferrara, di cui parleremo diffusamente in seguito;
5)
l’ultimo
rilievo o meglio il principale è la collina detta localmente “il Piesco”, alta
m 220. Su di essa è arroccato il borgo medioevale di Vairano, di cui più
particolarmente diremo in questo lavoro.