La Madonna della
Vigna.
(testo tratto da
P. Odorico Tempesta, La “Gemma di Pietravairano”, 1988, pp. 178-179)
La
venerata immagine fu prodigiosamente rinvenuta nella vigna del sig. Paolo
Veccia, situata a valle, tra le pendici del m. Cajevola e quelle occidentali
del m. S. Nicola…
…La
SS.ma Vergine è seduta come su di un trono, avvolta in un manto dalle pieghe
abbondanti, di un colore indefinibile: un celeste-azzurro-altomare, ravvivato
sul petto dal rosso-porpora di bolo francese; sorregge sulle ginocchia il
Celeste Bambino, mentre con la mano destra gli regge dolcemente la testolina
ricciuta. Il Figlio divino ha la sua mano destra sul grembo della Madre;
sull’indice e il medio della mano sinistra, sollevata verso la Madre, si poggia
lievemente un uccellino, che ha gli occhietti vivaci rivolti verso la Madonna,
la quale tra il pollice e l’indice della mano sinistra, pigia un chicco di
bianca uva matura; la bestiolina, con la testa vezzosamente ripiegata sull’ala
destra, avvicina con tutta tranquillità il beccuccio, sfilato come punta di
lesina, verso quella mano per farsi cibare.
Quadro,
di raffaellesca memoria, che riempie gli occhi e lo spirito di gioia e
serenità!
Scena
bellissima densa di significati!
Nell’uccellino,
forse, il pittore-poeta ha voluto vedere e rappresentare – quanto io vedo
racchiuso –: l’essere umano, desideroso di amore e di vita; in Gesù Bambino, il
Dio fatto carne, il cibo per l’umanità; in Maria SS.ma – che Gesù sul Calvario
consegnò a Giovanni come nostra Madre – la Mamma che ci nutre e disseta
offrendo il Frutto del suo seno, il figlio suo, che è il Figlio di Dio! Il
chicco d’uva simbolo dell’Eucarestia!
Il
viso della Madonna è più che splendido; le pupille luminose sono fisse in
quelle del Figlio: è la stessa luce di amore, che unisce il Figlio alla Madre e
la Madre al Figlio per la vita, per la salvezza dell’umanità.
Il
fascino dell’affresco sta, particolarmente, nei tratti più che vivi, animati di
Gesù Bambino e della Mamma, nei loro sguardi: occhio nell’occhio Mamma e
Figlio, e nell’armonia dei colori. Per effetto dei contrasti, l’immagine sembra
distaccarsi dalla pietra e venirvi incontro.
L’artista-pittore
nell’affresco ha riprodotto un uccellino oltre che per un significato
storico-spirituale, anche per indicare il titolo dato all’immagine rinvenuta
nella vigna. Tali uccellini, infatti, sono abitatori di giardini o di località
alberate e di cespugli che crescono attorno alle vigne.