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M V – 1974
La Rifondazione
(Nuovo nome)
L’ASSEMBLEA DEL 12 OTTOBRE 1974
(Si premette a titolo di
conoscenza storica che le altre assemblee «costitutitve»
dell’associazione furono tenute il 12 Settembre 1915
nella sala consiliare del municipio di Piedimonte, il 12 Settembre 1965 nella
stessa sala consiliare, ed ora nella sala Minerva della biblioteca del museo in
via Sorgente sempre a Piedimonte).
Preavvisata da cartelloni in vari locali pubblici, l’assemblea dei soci si è riunita il 12 Ottobre, alle ore 18.
Il presidente uscente, prof. Dante Bruno Marrocco ha dato il benvenuto ai soci presenti e li ha invitati a eleggere il presidente dell’assemblea. Per acclamazione viene eletta la socia benemerita signorina Maud Petella.
Invitato dalla Presidente, il prof. Marrocco espone l’opera del consiglio durante il triennio: l’annuario 1971, la solenne commemorazione di S. Tommaso d’Aquino (7 Marzo 1974), il circuito del Matese con visita agli scavi di Saepinum, (1 Maggio 1974), le sei riunioni del consiglio per cui sono stati ricevuti 2 soci benemeriti, 74 ordinari, 7 corrispondenti nazionali e 4 corrispondenti esteri; la pratica che ha ottenuto il premio di riconoscimento dalla Presidenza del Consiglio.
Quale direttore del museo civico, il prof. Marrocco espone poi le ragioni che hanno consigliato il trasferimento del materiale del museo presso la Sovrintendenza. Le due relazioni sono approvate ad unanimità.
Su invito della Presidente, la Tesorierea preside Matilde Consales riferisce sulla situazione finanziaria, sul fondo di cassa esistente (L. 457.935), e propone che, ferma restando la gratuità dell’appartenenza all’associazione, si stabilisca una quota annua minima (L. 1.000) per contribuire alle forti spese postali e di stampa, ogni volta che ci sono comunicazioni da fare. La proposta è accettata ad unanimità.
Interviene poi il socio avv. Gianluigi d’Amore, che propone l’istituzione di una nuova categoria di soci aggregati, studenti universitari ed eccezionalmente dell’ultimo anno di istituti.
Dopo lunga discussione la proposta è respinta. Sarà accettato qualche giovane studente, particolarmente interessato ai problemi culturali.
Segue l’intervento del prof. Oreste Boggia sull’utilità di un periodico locale, patrocinato dall’associazione e interessante tutto il Medio Volturno. La proposta è accettata ad unanimità, e viene decisa la costituzione di un comitato ristretto per studiarne l’attuazione e soprattutto la difficoltà della durata.
Il prof. Michele Giugliano chiede che nell’annuario vengano trattati non solo argomenti di cultura locale, ma anche studi di carattere generale. L’assemblea approva, a condizione che questi studi escano in una sezione distinta e separata dall’annuario.
La prof. Scolastica Grillo de Crescenzo propone che la denominazione dell’associazione venga modificata in quella di «Associazione Storica del Medio Volturno» in quanto
La proposta è accettata ad unanimità. I soci M. Giugliano e A. Pepe vorrebbero «associazio culturale», ma i presenti, a gran maggioranza si dichiarano per la specificazione di «storica». Da questo momento l’associazione si chiamerà «Associazione Storica del Medio Volturno», ma è in tutto la stessa.
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