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A

S. Gregorio d’Alife

26

Luglio

1883

 

 

Ω

Piedimonte d’Alife

4

Aprile

1947

 

 

All’Anima Eletta

del

Can. Prof. D. GIACOMO VITALE

 

Rettore del Ven. Seminario

e

Preside del “S. Tommaso d’Aquino”

In Piedimonte d’Alife

 

 

PACE

 

 

 

In obitum

JACOBI VITALE

SACERDOTIS

 

Disticha Elegiaca[1]

“Dies plani invenientur in eis”

(Ps. LXXII, 10)

 

 

Qui Dantis linguam

docuit perquam arte stupenda,

qui verum omne genus,

qui omnigenumque bonum[2] ;

 

municipis Petri[3]

virtutum qui aemulus ardens

exstitit, e Solio

Matre favente pia[4] ;

 

qui juvenes finxit

Joannes Boscus ut alter,

omnibus, omnimodis,

omnia factus eis ;

 

qui, alter ceu Paulus,

Christi omni in iure tuendo,

nomine ter sancto,

maximo et imperio,

 

proque animabus Ei

lucrandis, usque et ubique,

mirificum exhibuit

pectus apostolicum,

 

unanimes hunc mirati[5]

dum vita manebat,

prosequimur lacrimis

post obitum unanimes.

 

Mistaeque et Civi[6]

memores funebria iusta

solvimus, orantes

regna beata Poli.

 

Jacobe, e Caelis

nostram peramare iuventam

perge, eiusque salus

praesidiumque nite.

 

Diligere hic, agedum,

ne desine caelitus umquam

quos complexus eras

fervido amore tuo.

 

Moerentissimus

Can. Michael Di Muccio

tanto cum Sacerdote

diuturna vitae consuetudine coniunctus

Per la morte

del

SAC. D. GIACOMO VITALE

 

Distici elegiaci (parafrasi libera)

“Ricchezza di meriti sarà trovata in essi”

Salmo LXXII, 10

 

 

Chi, con mirabil arte,

di Dante la lingua insegnava,

lo splendor d’ogni vero,

d’ogni bene l’amore;

 

chi, del “suo Piero” i merti

plaudente emulava e devoto,

ognor dolce arridendogli

la Madre pia del Cielo;

 

chi, qual don Bosco santo,

plasmava dei giovani l’alma,

per vie sapienti e innumere

fattosi tutto a tutti;

 

chi, qual ridesto Paolo,

di Cristo il santissimo nome

tenne alto, e ogni diritto

del Suo supremo scettro,

 

e, per donare a Lui

miriadi d’anime amanti,

di apostolo sì ardente

si fe’ copia stupenda,

 

noi ammirammo unanimi

vivente! Noi tutti ora estinto

unanimi piangiamo,

tutti, come un cuor solo!

 

E al Sacerdote e al Cive

dovute onoranze rendiamo,

pregandogli la pace

nel Regno che ne india.

 

Tu, Giacomo, dal Cielo

qui i giovani nostri ognor ama:

sia lor salvezza e usbergo

la luce tua d’Empiro.

 

No, non cessar d’amare

quante alme a te avvinse qui in terra

il fervido amor tuo,

sì illuminato e santo.

 

Con profondo cordoglio

Can. Michele Di Muccio

legato a così esimio ed esemplare Sacerdote

da lunga consuetudine di vita

 

 



[1] Alcuni di questi distici, nella loro veste latina, formavano l’epigrafe sempliciasima del catafalco, nel giorno dei funerali solenni. La presente versione italiana viene incontro al pio desiderio di molti estimatori dell’estinto Sacerdote.

[2] I suoi insegnamenti non si esaurivano nell’ordine teorico. Discendendo da questo al campo pratico, egli inculcava, nella scuola e fuori, nella predicazione e nella sempre gioviale conversazione, ogni sorta di virtù, di ordine naturale e soprannaturale, con quella efficacia espressiva ed ardore di convinzione che erano tra le sue caratteristiche inconfondibili.

[3] Si allude al suo concittadino Can. D. Pietro De Lellis, morto a Piedimonte in odore di santità il 14 gennaio 1808, e tumulato nella Chiesa della Madonna delle Grazie, di cui era Rettore. Quivi una bellissima epigrafe, dettata dal compianto Professore, Rettore della Chiesa stessa, ne sintetizza le virtù e ne perpetua la memoria.

[4] Con tanta fede e splendore di culto venerata e invocata da lui e fedeli, sotto il titolo di S. M. delle Grazie, nella piccola-grande Cappella!

[5] Frutto di lucido e poderoso intelletto, di vasta e multiforme cultura e di cuore squisitamente sacerdotale, fu davvero prodigioso il fervore di attività del nostro Scomparso. Tocco qui di volo e come mi riesce di ricordare.

Laureato in lettere nella Università di Pisa col massimo dei voti e lode – Culture di scienze economiche – Canonico Statutario di A. G. P. (rinunziò sempre a promozioni) – Confessore – Oratore – Esaminatore prosinodale – Rettore e Priore di S. M. della Libera – Rettore della Madonna delle Grazie – Organizzatore ed anima dell’Azione Cattolica in Diocesi – Organizzatore geniale ed ardimentoso per la buona riuscita, mai non magnifica, della Giornata Universitaria – Alla testa di ogni nobile e santa iniziativa – Pubblicista – Epigrafista – Fondatore e Direttore della Cassa rurale di S. Gregorio – Presidente della locale Congrega di Carità – Rettore e Professore del Ven. Seminario – Preside e Professore dell’Istituto Vescovile etc. etc.

[6] Nativo di S. Gregorio d’Alife, elesse per suo seconda patria Piedimonte, campo precipuo e centro animatore di tutto il suo apostolato. Il suo frale è ora tumulato nel nostro cimitero. Ma tra qualche anno, com’è qui nei voti di tutti, le sue ossa benedette riposeranno accanto a quelle del suo venerato concittadino. E quel giorno vedrà certamente rinnovarsi l’apoteosi dei suoi funerali.

De Lellis – Vitale: fulgido, caro, indimenticabile binomio per S. Gregorio, Piedimonte e Diocesi tutta!