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     Notizie sulla vita (di Vincenzo de Franchis)

 

Da tutti i biografi sappiamo che Vincenzo nacque a Piedimonte nel 1530. Fin da ragazzo studiò a Napoli, e da studente di Legge ebbe come maestro Tommaso Nauclerio[1].

Fece l’avvocato a Napoli per tredici anni, e gliene venne un gran nome per la preparazione, la serietà e l’eloquenza. Rifiutò cause ingiuste, e spesso patrocinò cause di poveri senza compenso. Fin dal primo momento vedeva tutto quanto riguardava una causa. Quando arringava correvano a sentirlo, e numerosi erano i clienti e gli alunni. Notizia professionale è l’incarico ricevuto dalla contessa di Alife Cornelia Piccolomini; De Franchis, giovane trentenne, dottore in Diritto canonico e civile, viene nominato procuratore della contessa presso il Viceré[2].

S’era costruita una villa fuori le mura di Napoli, a S. Maria degli Angeli alle croci, e lì si ritirava quando preparava le Decisiones. Aveva sposato Antonia Celia di Napoli. La prole fu numerosa e degna del genitore: tredici figli. Ricordiamo: Jacopo primogenito, marchese di Taviano; Lorenzo che arrivò a Presidente della Camera Sommaria, la corte dei conti; Andrea arcivescovo di Trani, poi trasferito ad Acerenza e Matera; Luigi religioso teatino, poi vescovo di Nardò; Luca vescovo di Ugento; Geronimo vescovo di Pozzuoli, a morte del fratello trasferito a Nardò; poi arcivescovo di Capua; Francesco Antonio abate di Capi e regio cappellano; Tommaso e Giovan Battista avvocati a Napoli; e Camilla, Fulvia e Lucrezia.

 

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[1] Decisiones, f. 118.

[2] Copia di documento presso l’a.s.m.v., dalle schede del notar Pietro Macaro, dell’anno 1560, f. 330.