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    La carriera giudiziaria di Vincenzo de Franchis

 

La carriera giudiziaria fu quale la meritava l’ingegno e la dirittura.

Il 7 Gennaio 1566 entrò nel Sacro Real Consiglio, la corte suprema. La nomina gli venne dal Viceré Duca di Alcalà. Aveva trentasei anni, e ne fu sorpreso[1]. Nel 1569 fu fatto commissario generale per le contravvenzione ai prezzi. In anno imprecisato lo troviamo commissario generale del S. Monte di Pietà, e dei banchi dei Ravaschieri, Montenero e Cittarella. Nel 1585 fu nominato commissario generale per le cause dell’ospedale di s. Jacopo degli Spagnoli a Napoli. Tanto appare dalla Decisiones[2]. Ed eccoci al biennio culminante. Il 16 Febbraio 1590 diviene vicepresidente del S. R. Consiglio. Il 31 Marzo il Viceré gli comunica riservatamente un dispaccio reale da Madrid: è la nomina a Regente del Supremo Consejo de Italia! De Franchis sta ora a capo del più alto e delicato Consiglio, quello che deve dar pareri a Re Filippo II sulla politica dei quattro stati italiani uniti alla Corona di Spagna: Napoli, Sicilia, Sardegna e Milano. Carica politica non certo giudiziaria. La nomina viene pubblicata il 5 e il 7 Maggio.

Il 14 Luglio si chiude la sessione alla corte suprema, e De Franchis si prepara a partire per Madrid. Ma il Viceré conte di Miranda ferma la partenza. È morto il presidente del S. R. Consiglio: quel posto spetta a lui. L’altissima nomina gli viene comunicata sotto riserva il 23 Aprile ’91, e resta segreta fino al 6 Giugno. Il 20 Giugno, fra toghe ed ermellini, piglia possesso. Alla stessa data è divenuto Viceprotonotario del Regno[3].

Mai nessuno si querelò contro le sue giuste sentenze.

A distanza di dieci anni De Franchis moriva fra il compianto di tutti. La lapide in S. Domenico Maggiore di Napoli, nella cappella di patronato della sua stirpe, assicura il 5 Aprile.

La famiglia, ormai napolitana, era ascritta al patriziato dell’antica capitale, nel seggio di Capuana. Vi campeggiava lo scudo con la banda e la mezzaluna di oro in campo rosso.

 

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[1] Decisiones, p. 1 (dedica).

[2] Decisiones, f. 169.

[3] Tutto in Decisiones, f. 235 retro.