ALTRE PAROLE...
Acquannu u gèlu l'ortule cuprìva Cciù prima, sì, parivi u finamunnu Il dito è l'indice il braccio è teso Incredulo il pruno da poco fiorito Oh ch'io non venga a te lordo di sangue Quercia eri un tempo, o roverella |
1981 Quercia eri un tempo, o roverella, ed io un fanciullo, e tu pioppo eri allora, o mia betulla. Non distinguevo un pino da un cipresso, né l’iris conoscevo e le ginestre, ma i convolvoli amavo già allora, ed amavo l’origano in fiore e il Ginepro comune e la Malva silvestre, Raviscanina con le sue foreste: misto il carpino al frassino e il corbezzolo al leccio, e poi il sorbo, e il corniolo, e poi l’acero e il faggio, finalmente le felci e, tra il muschio invadente, i cantarelli
d’oro. |